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Politica nel caos/1: il centrodestra italiano e la fine del Berlusconismo

Politica nel caos. È questo il nome che abbiamo voluto riservare ad una nostra rubrica di approfondimento sui partiti politici italiano. Una rubrica che aggiorneremo nel tempo. Questa settimana la nostra attenzione sarà rivolta al centrodestra ed al centrosinistra per poi passare tra le varie anime del Movimento 5 Stelle.

La nuova legge elettorale marchiata con una sentenza della Corte Costituzionale, a meno di modifiche prevede una soglia del 40 per cento per ottenere un premio di maggioranza (o di governabilità ndr).

Il centrodestra e la fine del Berlusconismo

Nel centro destra, dopo l’assenza “forzosa” di Berlusconi dalla scena politica, vige la frammentazione. Sono nati tanti partiti da un’unica radice che è quella dell’ex partito delle libertà.

Oltre a Forza Italia, il cui segretario è Giovanni Toti, nata dallo scioglimento del PDL, all’attivo c’è Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Giorgia Meloni, Ala di Denis Verdini, Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto, il Gal di Giulio Tremonti, il gruppo Idea di Gaetano Quagliariello e La destra – destra del duo Alemanno – Storace.

A questi ovviamente si aggiunge la Lega Nord di Salvini che ha una storia a parte rispetto agli altri partiti ed i Popolari per l’Italia.

In tutto questo il minimo comune denominatore dovrebbe essere l’unità ed i programmi per governare l’Italia.

Facile a dirsi, difficile a farsi. Sabato 28 gennaio Meloni, Salvini e Toti salivano sul palco per parlare del progetto “Italia sovrana”.  Fitto radunava 2mila e 500 persone e presentava il suo partito liberalconservatrice.

Non solo. In questi giorni Storace e Alemanno stanno presentando la fusione tra Azione Nazionale e La Destra. Insomma se c’è qualcosa che il centrodestra non si fa mancare è la frammentazione.

Non si è nemmeno uniti sulla data delle elezioni. Il duo Salvini – Meloni le vorrebbe subito, Forza Italia è cauta, e Fitto vorrebbe delle primarie per individuare un leader ed andare uniti.

L’unico dato importante è che con questa legge elettorali, molti di questi partiti rischiano di naufragare ancor prima di nascere.

La sintesi è il crollo del Berlusconismo, l’unico leader che ha portato alla vittoria del centrodestra e che oggi, al netto di guai giudiziari, viene rinnegato su tutta la linea da ognuno dei partiti del centrodestra.

Serve però una svolta. Il programma potrebbe unire tutti ma, anche su questo, ci sono le divisioni. Tra il pro Trump Salvini ai liberisti di Forza Italia e Fitto, ai cattolici della prima ora Quagliariello, è caos.

Alla luce di tutto questo, nel centrodestra, serve una profonda riflessione. Con questa frammentazione si rischia di consegnare il paese al Movimento 5 Stelle ed al PD.

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